Il PLR ribadisce la centralità delle zone periferiche e l’importanza vitale di mantenerle abitate
Riunito a Bellinzona per discutere del futuro delle nostre Valli dopo un’estate caratterizzata dai ben noti disastri ambientali, il Comitato cantonale del PLR si è anche chinato sui due oggetti in votazione il prossimo 22 settembre. Il “Parlamentino” liberale radicale ha quindi accettato la revisione della LPP e respinto chiaramente l’iniziativa sulla biodiversità. Un’iniziativa, quest’ultima, giudicata particolarmente dannosa proprio per le regioni periferiche, che sarebbero le prime a pagare il prezzo di un aumento indiscriminato delle superfici riservate unicamente allo sviluppo della biodiversità a scapito di quelle disponibili. Sempre a proposito di Valli, il PLR si è distanziato con forza dalle recenti dichiarazioni del Consigliere di Stato Claudio Zali, che ha affermato che – secondo lui – il destino delle Valli è ineluttabile. Per il PLR il futuro di queste zone non è segnato e non ci si può rifugiare nel fatalismo. Dallo Stato – e dal Dipartimento del territorio in primis – pretendiamo il massimo impegno per queste regioni, adottando misure concrete e pragmatiche, che non ne segnino il declino definitivo. Una posizione ribadita anche dal Presidente Alessandro Speziali nel suo intervento.
Il PLR e l’Associazione LaScuola presentano una proposta di revisione strutturale della Scuola media
Il Partito liberale radicale ticinese e l’Associazione LaScuola hanno presentato una proposta di revisione strutturale della Scuola media ticinese. Un modello, che tiene conto dei bisogni di allievi e dei docenti, pensando anche alle esigenze di conciliabilità tra vita privata e lavorativa delle famiglie di oggi. Tra le principali novità si prevede la riduzione a 30 ore di frequenza obbligatoria settimanali per gli allievi, distribuite su 6 ore al giorno dal lunedì al venerdì, e una solida e differenziata offerta per il «doposcuola». La proposta di revisione è stata presentata con un’iniziativa parlamentare generica.
La riforma del terzo potere dello Stato attende da troppo tempo, è il momento di agire, non delle Task force
La delicata situazione in cui versa la giustizia ticinese in questi mesi è fonte di preoccupazione e di imbarazzo, non soltanto tra addetti ai lavori e politica, ma anche nella popolazione. Il terzo potere dello Stato ha la necessità di essere credibile, autorevole e rispettato agli occhi dei cittadini. Una credibilità che va urgentemente ritrovata proponendo soluzioni concrete all’attuale caos. Le proposte contenute nella risoluzione elaborata dalla Sottocommissione giustizia, per il PLR sono condivisibili e vanno quindi sostenute. La direzione politica della giustizia spetta però al Dipartimento delle Istituzioni, dal quale da anni (oltre 12) attendiamo concreti segnali per una vera riforma.
Il PLR raccoglie l’allarme lanciato da GastroTicino e si mette a disposizione nella ricerca di soluzioni
Dalla parte delle piccole imprese, della ristorazione, del turismo e dei commerci ticinesi che chiedono solo di poter lavorare. Il PLR condivide la preoccupazione esternata sui media da GastroTicino ed è pronto ad impegnarsi concretamente alla ricerca di soluzioni. In particolare, abbiamo il dovere di semplificare concretamente la vita a queste attività, confrontate con difficoltà oggettive e costi in continuo aumento: lavorare costa sempre di più, in termini di soldi e tempo. Come PLR vogliamo continuare a collaborare con gli attori sul territorio, e identificare tutti i problemi e gli ostacoli che impantanano il lavoro in Ticino, in modo tale da poter intervenire tempestivamente a livello legislativo. È importante disporre di esempi concreti per poi poter agire sul piano delle leggi, ma anche dei numerosi regolamenti, delle direttive e delle prassi. Troppo spesso le regole sono concepite negli uffici, ma sono problematiche sul territorio e nella quotidianità del lavoro reale.
Il PLR mette al centro dell’attenzione un avvio rapido della ricostruzione e investimenti per il futuro
L’intero Ticino ha espresso una profonda solidarietà nei confronti delle zone duramente colpite dalla catastrofica alluvione dello scorso fine settimana. Ora diventa essenziale garantire aiuti concreti, pragmatici ed efficaci ai territori e alla loro popolazione. Bisogna inoltre concentrarsi sulle prospettive di sviluppo, per evitare che questi eventi naturali segnino il declino di regioni preziose per tutto il Cantone. Iniziando dalle opere di sgombero, per passare poi a alla ricostruzione e alla pianificazione chiara e rapida delle azioni necessarie per garantire un futuro fatto di sicurezza e opportunità di crescita.
17 campi d'azione per un'educazione scolastica equilibrata e orientata al futuro. Documento di posizione adottato dall'Asssemblea dei delegati del PLR svizzero il 22 giugno 2024.
Adesso serve un piano di rafforzamento della giustizia con tempistiche e obiettivi chiari. La bocciatura popolare dell’acquisto dello stabile EFG quale nuova cittadella della giustizia non deve diventare un alibi per rimandare ulteriormente le riforme urgenti del terzo potere dello Stato, sia a livello strutturale e organizzativo, sia a livello logistico. Perché i problemi ci sono, eccome. Il no emerso dalle urne ha comunque quale conseguenza quella di liberare parte delle risorse destinate alla giustizia, che possiamo e dobbiamo investire per garantire il suo buon funzionamento. In nessun caso possiamo abbandonarci a una politica rinunciataria: in questo senso il PLR chiede che il Dipartimento delle Istituzioni presenti entro autunno un piano concreto per il rafforzamento della giustizia, che contenga chiare priorità, obiettivi e costi. Il popolo ha votato contro l’acquisto di uno stabile, ma ciò non significa che si disinteressa al buon funzionamento del terzo potere dello Stato.
Il Ticino ha scelto di alleggerire lavoratori, famiglie, pensionati e artigiani ribadendo di non essere disponibile ad aumenti d’imposta generalizzati. Il PLR è soddisfatto per il chiaro appoggio ottenuto dalla riforma fiscale accettata oggi alle urne. Si tratta di un passo importante verso un cantone più moderno, attrattivo e concorrenziale. I cittadini non hanno invece voluto appoggiare l’acquisto dello stabile EFG a Lugano per la nuova cittadella della giustizia. Un investimento economicamente importante che, evidentemente, ha sollevato preoccupazioni e dubbi vista la situazione difficile delle finanze cantonali. Ora si tratta di trovare subito soluzioni alternative e concrete, perché la Giustizia merita una sede funzionale e dignitosa. Ci aspettiamo che le forze politiche contrarie siano le prime a individuare delle soluzioni percorribili. Luce verde anche per le misure di compensazione per le rendite pensionistiche della Cassa Pensioni dello Stato (IPCT). Una scelta lungimirante, che permetterà di salvaguardare e garantire le pensioni di oltre 17mila assicurati, impegnati in servizi importantissimi.
A livello federale, i risultati confermano che la linea del PLR è seguita da parte della popolazione e che alle proposte avventate i cittadini preferiscono progetti lungimiranti e sostenibili.