Soluzioni credibili e concrete per fermare l’aumento dei premi di cassa malati

Dietro l’annunciato aumento dei premi delle casse malati, i fatti parlano chiaro: i costi hanno continuato a crescere e numerosi servizi sono stati aggiunti al catalogo di base, con il risultato che i premi sono aumentati sempre più rapidamente.  Per questo motivo, il PLR a livello nazionale propone un nuovo modello che punta a ridurre i premi senza compromettere la qualità delle cure. Questo modello assicurativo su misura (“budget”) permette di risparmiare fino al 25% e non limiterebbe la libertà di scelta. Questo modello, sostenuto dagli economisti specializzati nella sanità, riduce i costi senza compromettere la qualità o la solidarietà – elementi fondamentali per la coesione sociale. Una migliore responsabilizzazione, nonché grazie a contratti pluriennali e una maggiore digitalizzazione del sistema sanitario sono elementi concreti che aiutano a limitare i costi, evitando per esempio gli esami che troppo spesso si sovrappongono. 

Il PLR intende agire sul sistema con una serie di proposte concrete, percorribili e non ingannevoli.

Cosa vogliamo:

  • Progetto PLR di assicurazione su misura (“Budget”) ed altri sistemi di assicurazione alternativi e flessibili: Il progetto mira ad assicurazioni sanitarie a basso costo e flessibili. Queste assicurazioni darebbero più scelta ai consumatori, consentendo di stipulare contratti a lungo termine, diverse franchigie e opzioni di copertura. Si vorrebbe anche usare la tecnologia e ridurre alcune prestazioni non essenziali per abbassare i costi, senza compromettere la solidarietà del sistema sanitario.
  • Promozione del consumo di farmaci generici e biosimilari: Le azioni proposte includono il sostegno a incentivi e nuovi modelli per motivare farmacisti e medici a prescrivere farmaci generici e biosimilari. Potenziale di risparmio fino a 480 milioni l’anno.
  • Ottimizzare la pianificazione ospedaliera cantonale: L’organizzazione dei servizi sanitari deve rispondere ai principi di efficienza, qualità ed equità. Determinati servizi dovrebbero essere concentrati in alcuni luogi invece che diffonderli ovunque, bisognerebbe incoraggiare maggiori collaborazioni tra pubblico e privato e trattare in modo uguale gli ospedali pubblici e privati per una maggiore concorrenza basata sulla qualità.
  • Riduzione del catalogo di prestazioni mediche coperte dall’assicurazione di base e spostamento nella complementare: Attualmente, quasi tutti i trattamenti medici (circa il 97-98%) sono coperti, cosa unica nel mondo. Per fermare questa tendenza, è necessario definire criteri chiari per valutare i costi e i benefici dei trattamenti medici, cosa che altri paesi come la Gran Bretagna e i Paesi scandinavi hanno già fatto.
  • Formazione e prevenzione: La formazione in ambito sanitario deve essere migliorata in modo da rispondere meglio ai bisogni dei pazienti e del mercato del lavoro. È importante avere un sistema duale di formazione e un rafforzamento delle competenze sanitarie fin dalla scuola dell’obbligo per evitare sprechi e garantire cure adeguate e sostenibili. Pertanto, la prevenzione pubblica è fondamentale come anche la responsabilità individuale.
  • Trasparenza dei costi: Con maggiore trasparenza si può dimostrare quanto le casse malati spendano in amministrazione, stipendi, bonus e altro e che influenza abbiano sui premi.
  • Arrestare la riduzione delle franchige e legarle all’evoluzione dei costi: L’ultimo adeguamento delle franchige risale al 2004. Da allora i costi sostenuti dagli assicuratori malattie sono aumentati in misura maggiore rispetto alle partecipazioni ai costi versate dagli assicurati. Un aumento delle franchigie è quindi opportuno.

Cosa non vogliamo:

  • Proposta UDC, eliminare la cassa malati obbligatoria: l'abolizione dell'obbligo assicurativo non è l'approccio giusto. Tutta la popolazione deve continuare ad avere accesso a cure di qualità, la salute è elemento di coesione.
  • Proposta PS, Cassa malati unica: Questa proposta è già stata bocciata alle urne per ben 4 volte. Una riforma strutturale che guarda solo agli assicuratori non è la soluzione ideale perché non è questa la causa dell’aumento dei costi sanitari, ma lo è il consumo, l'inclusione di sempre più servizi nel catalogo di base, i progressi tecnologici della medicina e l'invecchiamento della popolazione.
  • Proposta PS, premi di Cassa malati proporzionati al reddito e/o tetto massimo pari al 10% del reddito: Il PS sta cercando di risolvere tutte le sfide con "più soldi/sussidi". La loro iniziativa costerà altri 7,3 miliardi e oscura completamente il vero problema (l'aumento dei costi).
  • Proposta il Centro, Freno ai costi: La sua attuazione comporterebbe un'economia pianificata per la nostra politica sanitaria. Questo modello statale porterebbe a un'eccessiva burocrazia e, in ultima analisi, a una cattiva allocazione delle risorse e a un razionamento dei servizi.
  • Aumento ulteriore dei sussidi di cassa malati (sistema RIPAM): Già oggi in Ticino sono concessi oltre 350 milioni di franchi in sussidi e un allargamento dei beneficiari quale unica soluzione al problema.