Voci da Palazzo - La settimana in Gran Consiglio - Marzo 2022

L’intensa due giorni di seduta del Gran Consiglio ticinese è stata caratterizzata dall’acceso dibattito sulla proposta (poi bocciata) di introdurre una quota del 30% di rappresentatività femminile ai vertici delle aziende e degli enti cantonali e dalla presentazione di una risoluzione con cui il parlamento cantonale condanna l’aggressione russa in Ucraina. Ecco in sintesi le posizioni del PLR sui temi principali discussi in aula. Sugli 11 oggetti trattati dal Gran Consiglio in questa sessione, la posizione del PLR è stata confermata in 11 occasioni.

No alle quote rosa al 30%
Il Gruppo PLR si è opposto a larga maggioranza alla proposta socialista “30% almeno!” con cui veniva chiesto di fissare una quota di rappresentanza femminile ai vertici delle aziende e degli enti cantonali, dell’Amministrazione e nelle commissioni. La capogruppo Alessandra Gianella ha ribadito che, per il PLR, senza un cambiamento culturale della società, una maggiore conciliabilità lavoro-famiglia, una flessibilizzazione degli orari di lavoro, delle condizioni lavorative, dei congedi, dei cambiamenti a livelli di legge federale sul lavoro, non sarà possibile fare dei grandi passi avanti: introdurre per legge delle percentuali minime di presenza di genere e motivare per iscritto il perché non si sono trovate delle candidate, non risolve il fondo del problema. Se una persona non ha la flessibilità necessaria che le serve per conciliare tutti i suoi impegni famigliari e professionali si ritroverà costretta a dire di no ad un posto di responsabilità, uomo o donna che sia.

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No alla procedura giudiziaria gratuita per i consumatori
Il dibattito parlamentare ha toccato anche la proposta che chiedeva la gratuità delle spese giudiziarie per i consumatori “fino ad un valore litigioso di 30mila franchi”. Per il PLR – che è intervenuto in aula con il relatore del rapporto di maggioranza, Giorgio Galusero – l’accessibilità della giustizia in Svizzera è già garantita, anche per le persone indigenti, grazie all’istituto del gratuito patrocinio. La proposta, inoltre, non faceva alcun distinguo tra consumatori facoltosi e chi ne avrebbe davvero bisogno.

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Si al credito aggiuntivo per i casi di rigore
Il Gran Consiglio, con l’appoggio convinto del Gruppo PLR, ha approvato la partecipazione del Cantone al programma federale dei casi di rigore anche per il 2022. Per il Ticino ciò significa lo stanziamento di un credito lordo aggiuntivo di 15 milioni di franchi e netto di 4,5 milioni di franchi. Un credito, anche secondo il PLR, molto importante poter garantire un adeguato supporto finanziario a quelle imprese già considerate “casi di rigore” nel programma 2021 e che continuano a subire le conseguenze negative della situazione pandemica, anche durante il primo semestre del 2022.

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Fuori dall’aula: finalmente 95 milioni per la banda ultra larga
Il Consiglio di Stato ha presentato il messaggio per lo stanziamento di un credito quadro di 95 milioni di franchi per incentivare l'allacciamento di almeno il 95% degli edifici alla rete a banda ultra-larga, durante i prossimi 15 anni. Grazie al lavoro di Christian Vitta e del DFE si concretizza così la mozione presentata ormai diversi anni fa da Giacomo Garzoli a nome del Gruppo PLR: “L’adozione di questo messaggio rappresenta un passo importante per il nostro Cantone verso l’innovazione, per rimanere al passo con i tempi e permettere all’intero Ticino uno sviluppo d’avanguardia”.

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