Sono stati 1’006 i ticinesi che si riconoscono nei valori liberali radicali a rispondere dando sostanza e valore al sondaggio “Progetto di rilancio PLRT". L’istituto Gfs di Berna ha elaborato il rapporto conclusivo che vuole essere uno strumento su cui riflettere per discutere e confrontarsi, e per impostare al meglio il lavoro per il futuro del PLR ticinese.
Il PLRT saluta l’esito del voto sull’iniziativa contro gli Accordi bilaterali sul piano nazionale, perché indica chiaramente la strada da seguire negli anni a venire nelle relazioni con il nostro principale partner commerciale, l’Unione europea. Un no all’adesione, così come voluta dalla sinistra, ma un chiaro no all’isolamento sostenuto dalla destra. Il risultato ticinese, con un sì comunque moderato, deve portare il Cantone e la Confederazione a rispondere in modo concreto alla forte pressione sul mercato del lavoro quale cantone di frontiera, in particolare per quanto riguarda la sostituzione di lavoratori indigeni e la pressione sui salari in specifici settori economici. Dobbiamo agire in modo mirato.
L'intervento della deputata Natalia Ferrara a nome del Gruppo parlamentare PLR nel dibattito sull'istituzione di una CPI in Gran Consiglio, 24 settembre 2020
Con il suo voto di oggi, il Gran Consiglio ha detto NO all’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) sul caso di abusi sessuali ancora oggetto delle relative procedure penali.
Un colpo di mano alla gestione delle classi e alla possibilità di un insegnamento il più possibile vicino ai problemi e ai talenti di ogni giovane. Non siamo al cospetto di una rivoluzione copernicana nell’insegnamento ticinese, ma le misure votate oggi dal Gran Consiglio e fortemente sostenute dal PLRT rappresentano la fine di un importante cantiere per la scuola dell’obbligo, nato dalla mozione Polli-Pagani del febbraio 2014.
Nonostante le roboanti dichiarazioni del direttore del DSS, Raffaele De Rosa - che soltanto ieri ha affermato di non accettare aumenti di Cassa Malati per il 2021 - oggi, puntuale come ormai ogni fine di settembre, da Berna è arrivata la conferma di un incremento dei premi per il Ticino di oltre il 2%. Ancora una volta, il nostro Cantone risulta ai primi posti a livello nazionale per crescita dei costi della salute.
La presentazione del pre-consuntivo dei conti cantonali, che attesta ad oggi un disavanzo di 270 milioni a causa degli interventi pubblici legati al Coronavirus, deve far riflettere la politica sulle reali priorità del Paese. Per il PLRT è chiaro che l’equilibrio finanziario resta una premessa fondamentale per garantire - anche in futuro - lo sviluppo e il benessere del Ticino: un impegno etico nei confronti delle nuove generazioni.